L'illusione del tempo: non c’è solo un istante nel “presente”

Il tempo è una dimensione, la quinta dimensione, di cui si occupano tutti i fisici teorici che cercano di unificare la relatività generale di Albert Einstein e la meccanica quantistica in un’unica teoria unitaria: la  gravità quantistica. Com'era il tempo prima del tempo? Come si è attivato l’orologio dell’Universo? La fisica ci ha chiarito molte cose che non sapevamo, anche sul tempo. Ma ha anche sollevato nuove domande, di cui non conosciamo ancora la risposta. Il concetto di tempo, che dipende dalle cose che accadono e si mescola con lo spazio, diventa qualcosa che non c’entra più con la nostra intuizione semplice di tempo, e tutto sommato diventa un concetto inutile. Ma questo non significa che non ci sia il tempo nella nostra vita quotidiana. Significa solo che il tempo può non essere un concetto utile quando si studiano le strutture più generali del mondo. 


Einstein si è accorto che in mezzo fra quello che chiamiamo “passato” e quello che chiamiamo “futuro” c’è qualcos’altro che prima nessuno aveva notato. Non c’è soltanto un istantaneo “presente”, c’è molto di più. Il motivo per cui questo “qualcos’altro” di solito non lo notiamo è che dura molto poco. Quanto dura questo “né passato né futuro” dipende dalla distanza.  Per esempio se noi stiamo parlando nella stessa stanza, l’intervallo che non è né passato né passato né futuro è di qualche nanosecondo, cioè pochissimo, e non lo notiamo. Se stiamo telefonando da New York dura un millisecondo, ancora troppo poco per notarlo, ma se io sono sulla Terra ed un altra persona è su Marte, allora il “né passato né futuro” dura un quarto d’ora, e questo sì che si nota. Per questo non si può avere una conversazione semplice fra Marte e la Terra: perché anche se io provo a rispondere non appena sento la tua domanda, tu comunque avrai la mia risposta dopo 15 minuti. Quei quindici minuti non sono né nel mio passato né nel mio futuro. Sono nella “zona intermedia”. Oggi qualunque studente di fisica dell’università impara tutto questo senza difficoltà. Ma le conseguenze sono importanti. Significa che non si può dire “in questo momento nell’Universo le cose sono così”. Non esiste, in realtà un “questo momento” nell’Universo. Ogni sequenza di eventi ha il suo tempo e il modo in cui queste si mettono insieme è complicato.
Einstein scrive questa lettera strana e commovente alla famiglia del suo più caro amico che è morto da poco "È la nostra natura: siamo esseri che vivono nel tempo. Non viviamo al livello elementare del mondo: viviamo nella sua complessità."

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